Paolo Righi, presidente Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) e Filippo Crocè, coordinatore del comitato della Borsa
Immobiliare di Roma, in un articolo del Sole24ore dedicato al settore immobiliare, offrono dei consigli per scegliere l’intermediario giusto per vendere o comprare casa. La crescita della percentuale di persone che si affidano ad un’agenzia per gestire il proprio immobile o cercarne uno, porta ad una scelta ponderata di chi scegliere come intermediario.
Come scegliere l’intermediario giusto
In primis – spiega il presidente Fiaip – è necessario che l’intermediario sia abilitato con iscrizione al ruolo in Camera di Commercio e assicurazione RC professionale obbligatoria. Fondamentale anche il mansionario, ovvero una tabella esposta in ufficio che illustri il ruolo di tutte le persone che lavorano all’interno dell’agenzia. Solo l’agente immobiliare può condurre le trattative di carattere economico con il cliente. I collaboratori sono tenuti, invece, a organizzare le visite all’immobile e raccogliere i dati necessari. Informazioni che si possono chiedere tranquillamente all’agente immobiliare.
La conduzione della trattativa
Un buon agente immobiliare – dice Crocè – deve sapere offrire una serie di informazioni utili all’utente anche durante la prima visita all’immobile, quando chi vuole comprare casa non ha ancora espresso interesse per l’acquisto. Indispensabile spiegare le condizioni dell’immobile a livello urbanistico, catastale e ipotecario. Nel caso in cui ci fossero difformità da sanare, avvisare immediatamente il cliente e, su richiesta di quest’ultimo, mostrare i documenti che avvalorano ciò che dice. Un buon professionista, una volta redatto il contratto preliminare d’acquisto, deve inviarlo a chi compra e chi vende prima della firma. In questo modo è possibile chiarire ogni dubbio su alcuni articoli del contratto e risolvere eventuali divergenze. L’agente immobiliare professionale è una risorsa utile anche quando si vende come investimento. L’intermediario effettua uno screening dell’acquirente al posto del proprietario per verificare che, chi sottoscrive un contratto d’affitto, sia un inquilino affidabile.