Grande successo per gli investimenti sulle seconde case destinati ad uso turistico con affitti brevi. La crisi del settore e le imposte ancora piuttosto alte non hanno scalfito questo mercato di nicchia in Italia, anzi. La chiave di volta è rappresentata dalla crescita delle domande di affitti per le vacanze che hanno portato sempre più persone ad investire su seconde abitazioni.
Affitti per le vacanze in crescita
Il portale Casevacanza.it ha evidenziato un boom del 20% nel settore degli affitti per le vacanze nel 2016, rispetto al 2015. Anche la domanda di turismo digitale, cresciuta fino al 10% e il numero di case in aumento del 15% sono numeri che fanno capire quanto questo settore abbia avuto un repentino salto in avanti in tempi abbastanza rapidi. Oggi internet ha fatto da raccordo tra le strutture alternative ai tradizionali alberghi e gli utenti, anche stranieri. I servizi che il web offre permettono un maggior sviluppo dell’attività per i gestori, comunicazioni rapide e transazioni sicure.
I nuovi “imprenditori” del settore turistico
Casavacanze.it ha tracciato l’identikit dei proprietari e gestori di seconde case. Poco più della metà è di sesso maschile mentre l’età media è di circa 49 anni. Moltissimi i giovani. Un inserzionista su dieci ha meno di trent’anni. Di solito il gestore fitta una casa nella stessa regione nella quale è domiciliato e, in Italia, guidano il gruppo i siciliani, i pugliesi e i laziali, complice anche le attrattive turistiche che questi territori offrono.
Verso un modello imprenditoriale
Il numero medio di annunci gestiti da un singolo gestore è di 1,5. Questo significa che sempre più persone considerano l’investimento di una casa adibita ad affitti per le vacanze come un opportunità di lavoro creando un vero e proprio modello imprenditoriale. L’importo medio è di 600 euro, il soggiorno dura in media 8 notti.