Chiamatelo cityfactor oppure neighborhood impact, all’inglese. Oppure “fattore contesto sociale”, per intenderci. Fatto sta che le caratteristiche delle città, e più nel dettaglio dei singoli quartieri, spesso determinano il destino del nostro mattone.
Negli Stati Uniti chi cerca casa su Zillow.com , ad esempio nella cittadina di Goshen nell’Indiana, può accedere anche a tutta una serie di informazioni utili per valutare l’investimento.
Il portale americano di annunci, infatti, con un grado di dettaglio che impressionerebbe qualsiasi agente immobiliare italiano fornisce e raccoglie statistiche sull’età media degli edifici in zona (34 anni), sull’età media della popolazione locale (anch’essa 34 anni), sulla presenza di bambini (29,8%), sul ranking delle 14 scuole secondarie del quartiere. E ovviamente un dettaglio sui prezzi medi del compravenduto che fa invidia, ai nostri occhi. Su Streeteasy, addirittura, un enorme database di foto e descrizioni racconta anche la storia di ogni immobile in vendita, il prezzo medio pagato nella zona, nella via e nel palazzo stesso, basando i dati sulle transazioni precedentemente concluse.
L’abbondante disponibilità di dati e informazioni trasparenti rende evidente la correlazione tra il valore di un immobile in vendita e il contesto sociale in cui è collocato. «Chi acquista casa – commenta afferma Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari – deve decidere dove collocare i propri investimenti in una logica di lungo periodo, in città in continua evoluzione e in competizione tra loro. Una competizione che si basa sempre più sulla sostenibilità e sulle caratteristiche tipiche delle smart cities». È quanto emerge dal quinto Global City Report, realizzato da Scenari Immobiliari e Generali Immobiliare Italia per analizzare come cambiano le metropoli europee. Il motore che promuove la diffusione delle smart city è ovunque nel mondo legato alla volontà di migliorare la qualità della vita e dell’abitare. Milano è la città più creativa d’Europa, leader nel design, nella moda e nei media. Stoccolma invece è la più tecnologica, Copenhagen la più sostenibile, mentre Londra è la città con la migliore capacità di “includere” persone e culture.
Non stupisce, quindi la recente reazione negativa degli operatori immobiliari inglesi alla decisione, da parte del portale Police.uk, di pubblicare online le mappe della criminalità: «La possibilità di visualizzare il numero di reati, tra cui rapine, furti con scasso e violenze stradale, potrebbe avere un effetto pericoloso sui prezzi delle case di certe zone», hanno avvertito alcuni analisti della proprietà immobiliare. Certi dati sono visti come segnali di disordine sociale e potrebbero anche scoraggiare i potenziali acquirenti di case. Tuttavia Nick Leeming, direttore commerciale del sito di annunci Zoopla.co.uk, ha sottolineato: «Qualsiasi informazione che aiuta il professionista, l’acquirente, il venditore o il locatario ad avere informazioni relative all’immobile è utile per prendere una corretta decisione e facilitare l’incontro tra domanda e offerta». E per chi vive negli Stati Uniti basta andare su www.neighborhoodscout.com per cercare il quartiere perfetto in cui vivere: c’è quello più sicuro, quello più hippy e trendy, quello più ricco o con le migliori scuole e persino quello con più ispano-americani.