Per accendere un mutuo non sarà più obbligatorio aprire un conto corrente né stipulare un’assicurazione con la stessa banca. E non si dovrà andare dal notaio per estinguere l’ipoteca dei mutui chiusi prima delle “lenzuolate” Bersani. A prevederlo è il decreto liberalizzazioni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo il via libera definitivo ottenuto alla Camera.
Si tratta della seconda svolta per il settore, dopo le prime liberalizzazioni del decreto Bersani del 2007, che introdussero in Italia la portabilità del mutuo e abolirono le penali per l’estinzione anticipata dei finanziamenti ipotecari.
D’ora in poi chi richiederà un mutuo non sarà più costretto ad aprire un conto presso la banca che glielo concederà, né potrà essere obbligato a sottoscrivere una polizza vita a protezione del finanziamento con lo stesso istituto. La banca potrà proporre dei prodotti assicurativi ma dovrà sottoporre all’attenzione del cliente almeno due preventivi relativi a due polizze di gruppi diversi.
Novità anche per la portabilità e l’estinzione del mutuo. Sono stati infatti ridotti i tempi per il perfezionamento della surroga; in più è stato alzato l’importo del danno risarcibile in caso di ritardo, che dovrà essere commisurato all’importo dell’intero finanziamento e non soltanto a quello del debito residuo.
Sono state semplificate infine le procedure per estinguere l’ipoteca, che si cancellerà automaticamente anche in caso di mancato rinnovo entro il termine di vent’anni dall’iscrizione e verrà cancellata d’ufficio al verificarsi di una delle cause di estinzione legale disciplinate dal codice civile.