Alcune arriveranno subito, altre partiranno dal 30 giugno. Sono molte le novità riguardanti gli immobili, sia per gli affitti sia per la proprietà. Un piano che mira da un lato a rivoluzionare totalmente il mercato immobiliare italiano che negli ultimi 5 anni è andato incontro a un vero e proprio crollo, dall’altro a rispondere alle necessità delle famiglie impoverite dalla crisi economica.
L’esecutivo ha stanziato 1 miliardo e 741 milioni che serviranno per raggiungere tre obiettivi:
- il sostegno all’affitto a canone concordato,
- l’ampliamento dell’offerta di alloggi popolari,
- lo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale.
All’interno di questi obiettivi troviamo parecchi interventi. Le novità attive sin da subito riguardano:
- la cedolare secca,
- il bonus mobili,
- le case popolari,
- i morosi incolpevoli,
- il fondo per l’affitto.
Il Governo ha poi tempo fino al 30 giugno per mettere a punto un nuovo piano che regoli la vendita degli immobili Iacp (Istituti autonomi case popolari). Entro fine anno infine verrà varato un provvedimento riguardante il recupero degli alloggi posseduti dagli stessi. Ma vediamole una per una queste misure.
Cedolare secca
Il piano casa varato dal Governo Renzi prevede una riduzione dell’aliquota sulla cedolare secca dall’attuale 15% al 10% che però riguarderà esclusivamente le locazioni a canone concordato e gli alloggi universitari. Il provvedimento sarà valido dal 2014 al 2017 e mira a incrementare l’offerta di affitti a canone ridotto e a ridurre quelli in nero.
A beneficiare di questo provvedimento inoltre non saranno solo i nuovi contratti, ma anche quelli già stipulati.
Fondi per i morosi incolpevoli e per il sostegno
Il primo obiettivo del decreto legge è fornire immediato sostegno economico alle categorie sociali meno abbienti che ad oggi non riescono più a pagare l’affitto. E proprio in risposta a tale emergenza è stato deciso di incrementare rispettivamente con 100 milioni il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e 226 milioni il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli.
Le risorse destinate al primo saliranno dunque a 200 milioni (100 per il 2014 e 100 per il 2015), quelle per il secondo arriveranno invece a 266, spalmati però dal 2014 al 2020.
Quest’ultimo inoltre viene rimodulato e destinato anche alla creazione di strumenti a livello comunale (ad es. Agenzie locali) che svolgano una funzione “di garanzia terza fra proprietario e affittuario per i mancati pagamenti del canone per eventuali danni all’alloggio.”
Edilizia pubblica e case popolari
Il Governo ha stanziato:
- 400 milioni di euro per un piano di recupero di 12.000 alloggi ex IACP con adeguamento energetico,
- impiantistico e antismico degli immobili
- 68 milioni di euro per il recupero di altri 2.300 alloggi per le categorie sociali disagiate
- Offerta di acquisto di alloggi ex IACP agli attuali inquilini (il ricavo finanzia il recupero di ulteriori alloggi).
- Nel recupero dell’edilizia pubblica sono dunque compresi gli interventi di risparmio energetico. Gli obiettivi di questa misura sono essenzialmente due: andare incontro alle esigenze delle famiglie disagiate con difficoltà abitative e rilanciare l’occupazione nel settore immobiliare.
Da sottolineare che gli alloggi recuperati verranno destinati ai nuclei familiari con basso reddito e con disabili.
Per quanto riguarda invece gli alloggi IACP, il Governo ha varato un piano di dismissioni degli alloggi pubblici cha dà la possibilità agli IACP di vendere le case abitate da inquilini che non posseggono i requisiti reddituali per usufruire di un alloggio sociale. È stato infine creato un fondo (113,4 milioni dal 2015 al 2020) che permetterà di concedere mutui agevolati che consentiranno agli affittuari di riscattare l’abitazione pagando una rata mensile pari al canone di locazione versato in passato.
Agevolazioni fiscali
Si prevede che per gli anni 2014, 2015 e 2016 ai soggetti titolari di contratti di locazione di alloggi sociali adibiti a propria abitazione principale spetta unadetrazione complessivamente pari a:
900 euro, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro;
450 euro, se il reddito complessivo supera i 15.493,71 euro ma non supera i 30.987,41 euro.
Trascorso un periodo di sette anni inoltre, gli inquilini di alloggi sociali avranno la possibilità di riscattare l’immobile e parte del canone versato andrà in conto d’acquisto.
Il Governo ha deciso infine che:
I redditi derivanti dalla locazione di alloggi nuovi o ristrutturati non concorrono alla formazione del reddito d’impresa ai fini IRPEF/IRES e IRAP nella misura del 40 per cento per un periodo non superiore a dieci anni dalla data di ultimazione dei lavori.
Bonus Mobili
Il decreto stabilisce che la spesa per l’acquisto di mobili dopo una ristrutturazione, su cui sono previste detrazioni IRPEF potrà superare l’importo speso per la ristrutturazione stessa a patto che rimanga entro la soglia limite di 10.000 euro.
Occupazione abusiva
L’ultima misura annunciata dall’Esecutivo riguarda un forte contrasto all’occupazione abusiva di immobili pubblici. L’occupante infatti non potrà più richiedere né la residenza né l’accesso alle utenze pubbliche.
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