Cresce la domanda di alloggi a basso costo ma cresce anche l’offerta di alloggi invenduti sul mercato libero.
L’ultima cifra che arriva da Federcasa indica circa 583mila domande in Italia per un alloggio popolare. In prima fila le maggiori città, da Roma (29.300) a Milano (20.120), da Torino (9.965) a Palermo (9.578), da Genova (3.297) a Bologna (9.525). La ricognizione è stata fatta sulle graduatorie di Ater, Aziende casa ed ex-Iacp. I numeri documentano il fortissimo squilibrio tra domanda e offerta di case economiche, con varie sfaccettature a seconda delle Regioni, come mostra l’inchiesta pubblicata questa settimana da «Edilizia e Territorio» nello Speciale Social housing (anche sul sito della rivista). «Penso che avremmo un’ulteriore impennata delle domande – prevede Ettore Isacchini, presidente di Federcasa, l’associazione dei 107 enti regionali per la casa –. Le famiglie con redditi sotto i 10mila euro l’anno sono il 34% di quelle residenti; e queste percentuali sono in costante crescita, a causa della crisi».
Ma la richiesta di alloggi popolari è solo una componente della domanda di social housing. A questa si deve aggiungere quella delle nuove fasce sociali senza più i mezzi per accedere al mercato libero. Una domanda che resta ancora indefinita nei numeri e nella segmentazione, ma che è anch’essa in forte ascesa, “grazie” alla progressiva contrazione del reddito delle famiglie.
Intanto, sul fronte dell’offerta, si profila una novità per stimolare l’attività dei fondi immobiliari dedicati al social housing. La soluzione individuata sta in un aumento dal 40 al 60% degli investimenti del maxifondo da 2 miliardi gestito dalla Sgr della Cassa depositi e prestiti nei fondi locali di social housing. «L’ho chiesto al presidente del Consiglio, Mario Monti», ha detto lo stesso presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, principale “architetto” del sistema di fondi immobiliari nato nel 2008 all’interno del più ampio piano casa nazionale. Dal sistema dei fondi per le case a basso costo si attendono circa 45mila alloggi, secondo la recente stima del viceministro per le Infrastrutture, Mario Ciaccia.
Articolo tratto da Il Sole 24Ore del giorno 11 Aprile 2012