Dopo mesi di crisi nera sembra che il mercato del mattone stia tornando a crescere, grazie soprattutto al calo dello spread btp-bund e alla forte iniezione di liquidità da parte della Bce. Tuttavia, comprare una casa costa ancora moltissimo oggi, a causa non dei tassi applicati ma delle rate che crescono per i tassi applicati dalle banche, tendenza che però inizia a calare.
Gli istituiti, infatti, li stanno ritoccando in modo da creare concorrenza sul mercato e cercar di dar vita ad un effetto domino che questa volta però funzioni in maniera decisamente opposta all’anno scorso, quando tutte le banche portavano al rialzo i loro tassi.
Questa novità è partita da pochi giorni e coinvolge diversi istituti, tre in particolare gli istituti che hanno abbassato i propri tassi: Cariparma che da poco ha deciso di ampliare il plafond dei finanziamenti destinati alle famiglie a 2,5 miliardi di euro lanciando una ‘Campagna Mutui casa’ e proponendo uno spread sul tasso variabile con durata 20 anni al 2,6% (sale al 2,85% per il trentennale).
Tagli anche per Bnl-Bnp Paribas che con una sforbiciata da 55 punti base ha ridotto lo spread dal 3 al 2,95%. Nonostante la crisi e le certezze che i mutui a tasso fisso offrono, considerando che assicurano il pagamento della stessa rata sempre da momento della stipula in poi nonostante gli oscillamenti del mercato e le tensioni, gli italiani continuano a preferire il tasso variabile. Il fisso resta ancora solo per pochi.
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