È arrivato in Italia nel 2006 ed è ancora un prodotto poco conosciuto. Ma il mutuo vitalizio – che invece è molto diffuso nei Paesi anglosassoni – rappresenta dal punto di vista finanziario un’alternativa per aumentare la qualità della vita nella terza età. Di cosa si tratta? È un finanziamento che viene concesso solo a chi ha almeno 65 anni, ed è proprietario di un immobile residenziale su cui non gravano ipoteche. Non è previsto il pagamento di rate.
Le motivazioni della richiesta di questo prestito sono molteplici. Dall’integrazione della pensione all’utilizzo di somme per recuperare liquidità da poter fornire ai propri figli per l’acquisto della loro casa come quota contante.
«In Inghilterra è chiamato equity release ed è largamente utilizzato per garantire ai pensionati delle quote contanti per potersi assicurare il pagamento della retta in retirement residence, in quanto non si usa che gli anziani vengano accuditi dai propri figli, ma esistono delle strutture sotto forma di residence dove l’anziano trascorre la sua vecchiaia», spiega Paola Viola, direttore operativo di Mutuiperlacasa.com.
Articolo tratto da Il Sole 24Ore del giorno 12 Aprile 2012
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